Quando parliamo di innovazione agricola, siamo abituati a pensare a tecnologie avanzate, nuove varietà e progetti all’avanguardia. Tutto questo è fondamentale, ma non è sufficiente a raccontare la storia fino in fondo. Perché dietro ogni progetto di ricerca, ogni risultato e ogni passo avanti, ci sono le persone.
Per questo abbiamo scelto di aprire le porte del Centro di Ricerca di Latina e raccontare cosa accade dietro le quinte. In occasione dell’inaugurazione delle nuove serre hi-tech, abbiamo incontrato quattro colleghi che rappresentano le principali aree di attività del Centro. Le loro storie ci aiutano a comprendere come nasce l’innovazione, prima ancora che nei campi, nelle persone che ci credono.
Una visione che evolve nel tempo
Il Centro di Ricerca di Latina è un luogo che guarda al futuro, ma che affonda le radici in una lunga storia di evoluzione.
A raccontarla è Felice Costanti, Responsabile Facility Management, con oltre 40 anni di esperienza: “Abbiamo attraversato l’agricoltura dallo scorso millennio a quello attuale, superando tante sfide e mantenendoci sempre al passo con la tecnologia. La nostra è adesso un’agricoltura di precisione.”
Dalla fertilizzazione computerizzata alle prospettive offerte dal gene editing, il Centro ha sempre saputo interpretare il cambiamento, trasformando l’innovazione tecnologica in strumenti concreti al servizio della ricerca e della qualità produttiva.
La passione che guida le scelte
Dietro questa evoluzione c’è anche una motivazione profonda, che spesso nasce molto prima dell’ingresso in azienda. Per molti, non si tratta semplicemente di una professione, ma di una scelta di vita.
Come racconta Marco Cepparulo, Crop Manager per anguria e melanzana, lavorare nel Centro rappresenta la realizzazione di un percorso iniziato sui banchi universitari: “Posso dire che è un po’ il mio sogno da quando ho iniziato la carriera universitaria: lavorare in un’azienda sperimentale e stare a contatto con le piante. Una parola per descrivere il sito? Spettacolare.”
È questa passione autentica per l’agricoltura che alimenta la curiosità, spinge a migliorare e rende ogni progetto una sfida stimolante.
Il lavoro dietro la ricerca
Chi si occupa di breeding sa che la natura non segue copioni predefiniti: cambia, sorprende e richiede attenzione costante. È proprio questa dinamica che rende ogni giornata un nuovo inizio.
Lo racconta Lucia Santanicola, Nursery Associate che gestisce impollinazione, raccolta, estrazione e lavorazione del seme: “Quando lavori con i vegetali, ogni giorno è diverso. Devi essere veloce nel percepire i cambiamenti, come quando i fiori sbocciano e inizia il lavoro di impollinazione.”
Un mestiere che vive in equilibrio tra rigore scientifico e intuizione, in un dialogo continuo con i ritmi della natura.
Collaborare per crescere insieme
Al Centro di Ricerca di Latina, l’innovazione non è mai un percorso individuale. È il risultato del confronto continuo tra professionalità diverse, dove ogni competenza trova spazio e valore.
Come sottolinea Andrea Mattiuzzo, Breeder del Peperone: “Il lavoro di gruppo è stimolante, perché ognuno apporta un profilo diverso, un’esperienza diversa, quindi anche un punto di vista differente. Questo ci arricchisce e ci spinge a metterci in gioco e ad ascoltare gli altri.”
La collaborazione è ciò che rende il Centro un terreno fertile non solo per la ricerca, ma anche per la crescita personale e professionale di chi vi lavora.